Ho rifiutato una Consulenza ad un Cliente che voleva introdurre l’AI in Azienda…

Molti imprenditori, e forse anche tu in questo momento, vedono l’Intelligenza Artificiale come una specie di Giano Bifronte: da un lato promettente, dall’altro una minaccia per i posti di lavoro. Ma se ti dicessi che la vera, unica minaccia per la tua attività è l’inerzia? Oggi voglio raccontarti una storia vera, quella di un mio cliente la cui resistenza al cambiamento gli è costata molto di più di un semplice stipendio. Una storia che ti farà capire perché, a volte, un “no” è l’atto di consulenza più strategico che si possa offrire.

La Vera Minaccia non è l’AI, ma l’Immobilità

Qualche mese fa. Squilla il telefono, era un mio cliente storico. Durante la nostra chiacchierata, gli propongo di valutare l’introduzione dell’AI in azienda per ottimizzare alcuni processi di prevendita. Sai, quelle attività ripetitive, farraginose e dispendiose che assorbono tempo e risorse preziose.

La sua risposta? Un muro. Mi ha liquidato quasi come se gli avessi proposto un patto col diavolo. La sua convinzione era che l’automazione avrebbe svilito la qualità del servizio, rendendolo impersonale e di basso valore.

“Io ho bisogno che le mie persone seguano alla lettera i miei dettami”, mi disse. “L’AI non può sostituire il tocco umano”.

Il “tocco umano” di cui parlava era incarnato da due collaboratrici a tempo pieno, impiegate in attività che, dati alla mano, portavano a una vendita effettiva meno del 10% delle volte. Due stipendi interi per un’attività a bassissimo valore aggiunto. Capisci bene che non stavamo parlando di strategia, ma di pura e semplice abitudine. La paura di cambiare era più forte della logica del business.

Il Costo Reale di Ignorare l’Innovazione

Il tempo, come sempre, è un giudice spietato. La settimana scorsa, lo stesso cliente mi richiama. Tono di voce completamente diverso. Agitato, quasi preoccupato. Aveva scoperto che il suo principale concorrente stava usando l’AI proprio per quelle stesse attività di prevendita, abbattendo i costi operativi e liberando le risorse per concentrarsi sulla chiusura dei contratti. Il suo “tocco umano” stava diventando un macigno, mentre il competitor volava.

Mi chiedeva, con urgenza, di intervenire. Di implementare subito una soluzione per “ridurre” le attività delle sue due collaboratrici e “riconvertirle” in qualcosa di più redditizio. In pratica, mi stava chiedendo di risolvere con la tecnologia un problema che, fino a ieri, si rifiutava di vedere. Un problema di mentalità, non di operatività.

Questo episodio non è un caso isolato. Ignorare l’innovazione oggi ha un costo tangibile che va ben oltre le spese per il personale:

  • Perdita di vantaggio competitivo: Mentre tu resti fermo, i tuoi concorrenti diventano più veloci, efficienti e reattivi.
  • Spreco di talento: Le tue persone migliori sono bloccate in compiti noiosi e ripetitivi, invece di usare la loro creatività e le loro competenze per far crescere il business. Leggi il nostro approfondimento su come valorizzare il capitale umano con la tecnologia.
  • Inefficienza operativa: Processi lenti e costosi erodono i tuoi margini di profitto giorno dopo giorno.

Da Minaccia a Opportunità: Riqualificare il Capitale Umano

Il punto cruciale della questione non è mai stato “licenziare le due collaboratrici”. Quella è la visione miope, la reazione di pancia di chi vede l’AI come un sostituto. L’approccio strategico, quello che ho cercato di spiegargli fin dall’inizio, vede l’AI come un asset potenziante. Non sostituisce le persone, le valorizza.

Come si trasforma, in pratica, una minaccia percepita in un’opportunità reale?

  1. Analizza i Processi, non le Persone: Il primo passo è mappare tutte le attività a basso valore aggiunto e ad alto tasso di ripetitività. Quali compiti “rubano” tempo prezioso al tuo team?
  2. Identifica gli Strumenti Giusti: Non esiste un’AI magica. Esistono soluzioni specifiche per problemi specifici: chatbot per la prima qualificazione dei contatti, software per l’analisi dei dati, piattaforme per l’automazione delle email.
  3. Investi in Riqualificazione: Le ore che le tue risorse risparmiano grazie all’automazione sono “oro colato“. Investile nella loro formazione. Le due collaboratrici del mio cliente, liberate dalle attività di data entry, avrebbero potuto diventare delle eccellenti sales specialist, focalizzate sulla negoziazione e sulla cura del cliente.
  4. Misura e Ottimizza: Implementare l’AI non è un punto di arrivo, ma un inizio. È fondamentale monitorare i risultati, raccogliere feedback dal team e affinare continuamente la strategia.

Quindi, Cosa gli Ho Risposto?

Torniamo alla telefonata. Lui mi chiede di intervenire d’urgenza. E io, secondo te, cosa gli ho risposto?

Ho rifiutato.

No, non per ripicca. Ho rifiutato perché il suo approccio era ancora sbagliato. Stava cercando una “pillola magica” tecnologica per curare un problema di visione strategica.

Il mio ruolo non è installare software, ma aiutarti a costruire un’azienda più forte e intelligente. E questo richiede un cambiamento di mentalità prima ancora che di strumenti.

Prima di implementare qualsiasi AI, lui doveva capire che il suo obiettivo non era “tagliare i costi”, ma “moltiplicare il valore” delle sue persone. Il mio “no” era un invito a fermarsi e a riflettere.

Un modo per dirgli: “Sono qui per aiutarti a fare il salto di qualità, non per metterti una pezza a colori”.

Ora la palla passa a te.

E tu, cosa gli avresti risposto? Scrivimelo nei commenti!

STEFANO DI LECCE
AI DIGITAL COACH 

mail: support@aimleto.it
LinkedIn/stefanodilecce

👉 Da “zero a Autorità di Successo” -> Scopri i nostri servizi su www.aimleto.it

👉 Prenota una call Gratuita direttamente con me: Consulenza gratuitaanalizzeremo insieme come integrare l’intelligenza artificiale nel tuo flusso di lavoro e liberare tempo per ciò che conta davvero.